Programma 2004

Conferenza

domenica 7 novembre, 17:30
Magazzini del Cotone - Sala Grecale
Area Porto Antico

Il duello delle due culture

Edoardo Boncinelli, Salvatore Natoli. Modera Andrea Monti

Sono passati più di quarant'anni da quando lo scienziato e romanziere Charles Percy Snow denunciò la divisione fra le due culture, quella scientifica e quella umanistica, che si spartiscono da sempre il sapere dell'uomo. Molto spesso discipline scientifiche e umanistiche vengono contrapposte le une alle altre come se fossero campi della conoscenza inconciliabili e in aperto contrasto. È proprio vero tutto ciò? Quale posto assegnare alla scienza nella cultura moderna e quale invece alla letteratura, alla filosofia, all'arte? La cultura umanistica è tradizionalmente ritenuta dominante nella società italiana, anche se non mancano i continui richiami alla sua difesa non appena viene minacciata. Nel frattempo, a parte la dolorosa questione delle fughe di cervelli e la persistente mancanza di finanziamenti per la ricerca, gli iscritti alle facoltà scientifiche stanno crollando di anno in anno e molte di queste saranno ben presto costrette a chiudere i battenti in molti atenei italiani. Questo segnale grave contrasta però con il successo della divulgazione scientifica in Italia e con i molteplici tentativi di far dialogare le due culture. Due indiscusse autorità dell’una e dell'altra parte in causa, si sfidano anche quest’anno al Festival della Scienza in un duello di parole e di idee, invitandoci a riflettere su questi argomenti e svelando come in realtà tra i veri cultori del sapere, qualunque sia il loro orientamento, esistano più affinità che divergenze. Forse, come prevede il celebre agente letterario newyorkese John Brockman, sta nascendo una terza cultura.

Edoardo Boncinelli ha insegnato biologia generale e Genetica presso l'Università Vita-Salute di Milano. Fisico di formazione, si è dedicato allo studio della genetica e della biologia molecolare degli animali superiori e dell'uomo. I suoi attuali campi di studio vanno dalla primissima determinazione dell'asse corporeo alla strutturazione della corteccia cerebrale. Le sue ricerche si vanno spostando verso le neuroscienze e l'indagine delle funzioni mentali superiori. Ha scritto I nostri geni (Einaudi) e Il cervello, la mente e l'anima (Mondadori) nel quale sono esposte a grandi linee le conoscenze attuali sul funzionamento del cervello e della mente. Nel 2000 sono usciti Le forme della vita (Einaudi) e tre libri-dibattito con Umberto Galimberti (Einaudi), Aldo Carotenuto (Bompiani) e Umberto Bottazzini (Cortina). Nel 2001 ha pubblicato Prima lezione di biologia (Laterza) e Genoma: il grande libro dell'uomo (Mondadori). Collabora con il "Corriere della Sera". Il suo ultimo libro è Il posto della scienza. Realtà, miti, fantasmi (Mondadori, Milano 2004).

Salvatore Natoli è docente di Filosofia teoretica presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca. La sua ricerca ha preso avvio da studi sulle procedure di fondazione in filosofia. Ha quindi affrontato le questioni del metodo, indagando il formarsi dei sistemi di pensiero. In questo quadro ha preso in considerazione i modi e le forme del costituirsi della soggettività occidentale attraverso un'analitica degli affetti e l'identificazione delle strutture dell'azione. Tra le sue pubblicazioni: Ermeneutica e genealogia. Filosofia e metodo in Nietzsche, Heidegger, Foucault (Feltrinelli, Milano 1981), L'esperienza del dolore. Le forme del patire nella cultura occidentale (Feltrinelli, Milano 1986), La felicità. Saggio di teoria degli affetti (Feltrinelli, Milano 1994), I nuovi pagani (Il Saggiatore, Milano 1995), Soggetto e fondamento (Bruno Mondatori, Milano 1996), Stare al mondo (Feltrinelli, Milano 2002).




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