Programma 2004

Conferenza

lunedì 1 novembre, 21:00
Complesso S.Ignazio
Via Santa Chiara

Col naso all'insù: pregiudizi quotidiani davanti all'infinito

Stefano Giovanardi

Le meravigliose immagini dell'universo ottenute dal telescopio spaziale Hubble hanno avuto un impatto senza precedenti sull'mmaginario astronomico del pubblico. Le storie di alcune celebri immagini, come i Pillars of Creation, rivelano vari atteggiamenti con cui il pubblico reagisce ai materiali dell'astronomia, a seconda del proprio contesto culturale. Da questa constatazione si avvia un'indagine sull'immaginario astronomico del pubblico e sulle influenze che lo plasmano: idee, pregiudizi, vere e presunte conoscenze. Ne risultano vere e proprie cosmologie popolari, che compongono una variegata opinione pubblica sul'universo. Emerge un ritratto molto stimolante: pieno di contraddizioni ma anche di soluzioni brillanti e interpretazioni sorprendenti. Un mondo colorato e spiritoso, dove è permesso a stelle e pianeti assumere ruoli e significati vietati ai professionisti. La mancanza di familiarità con l’aspetto del cielo tipica dell’uomo moderno, in questi tempi di inquinamento luminoso, è lo sfondo dal quale emergono con un contrasto denso di meraviglia le splendide immagini dell'universo che il Telescopio Spaziale Hubble ci ha regalato. Allo stupore che esse suscitano spesso si aggiunge una rilettura completamente distorta del loro significato, che si sovrappone a quello scientifico quando non lo soppianta del tutto. Grazie alla diffusione sui media, queste immagini sono state recepite da varie fasce sociali, che ne hanno dato interpretazioni diverse a seconda del contesto culturale di appartenenza. Con risultati spesso esilaranti: vedremo le storie di alcune immagini famosissime, come i Pillars of Creation nella nebulosa Aquila, la nebulosa planetaria Cat’s Eye e la Hourglass Nebula. Questi episodi testimoniano dei diversi livelli di coinvolgimento del pubblico verso l'astronomia, dai più ingenui ai più sofisticati. Un interesse alimentato da idee, atteggiamenti, pregiudizi, vere e false conoscenze che compongono un cocktail di influenze – molte delle quali non hanno nulla a che fare con la scienza - a cui ciascuno attinge per creare la propria visione del cosmo. Vale la pena di esplorare queste cosmologie personali, per conoscere l'opinione pubblica sull'universo e dintorni. Attraverso una serie di interviste ai non addetti ai lavori (che potranno continuare in sala coinvolgendo il pubblico presente) cercherò di tracciare un identikit dell'universo visto dal pubblico. Ne emerge un ritratto molto stimolante: pieno di contraddizioni ma anche di soluzioni brillanti e interpretazioni sorprendenti. Un universo colorato e spiritoso, dove è permesso a stelle e pianeti assumere ruoli e significati vietati ai professionisti

Organizzata da: Planetario di Roma





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