Programma 2004

Conferenza

mercoledì 3 novembre, 18:00
Spazio Telecom Italia - Piazza delle Feste
Area Porto Antico

L'area marina protetta di Portofino: una stazione di controllo per il global change

Riccardo Cattaneo-Vietti, Paolo Povero

Negli ultimi anni nelle acque di Portofino, grazie anche alla recente istituzione dell’Area Marina Protetta, si svolgono regolarmente da parte dell’Università di Genova campagne di monitoraggio delle principali caratteristiche chimico-fisiche delle masse d’acqua e sulla struttura e dinamica delle comunità bentoniche.
L'AMP di Portofino è un sito molto adatto per questo genere di studi in quanto rappresenta uno dei principali hot spot del Mediterraneo (in termini di ricchezza specifica) e, seppur inserito in un contesto ad alta urbanizzazione, mantiene un’ottima qualità delle acque, grazie ad un favorevole gioco delle correnti litorali.
E' la prima volta, in Italia, che si cerca di ottenere serie di dati di lungo periodo, gli unici che possono darci informazioni sull’andamento delle principali variabili e farci comprendere le cause che sono alla base dei trend in atto. La moria di massa che ha colpito i popolamenti bentonici di gran parte del bacino del Mediterraneo Occidentale nel 1999 E certamente legata ad un'anomalia termica, è stata il primo campanello d'allarme di un cambiamento a larga scala che oggi si cerca di seguire con grande attenzione. Dall'analisi dei dati sul lungo periodo è possibile individuare un trend positivo della struttura termica delle acque costiere a Portofino che ha certamente influenzato l’insediamento di specie una volta rare o sconosciute nel bacino ligure e modificato la struttura delle comunità.
La moria del 1999, che si è ripetuta con minore intensità anche nell’estate del 2002, potrebbe essere la conseguenza di un'ipotetica meridionalizzazione del bacino ligure, legata ai processi globali di riscaldamento dell’atmosfera. E' ancora presto per dire se questa ipotesi sia plausibile, ma è certo che se questi fenomeni catastrofici dovessero continuare a ripetersi con una certa frequenza, non vi saranno solo preoccupanti ricadute sul settore turistico (Portofino è la meta annuale privilegiata da oltre 60.000 subacquei), ma tutta la struttura dei popolamenti bentonici del Mar Ligure cambierà in una direzione che oggi non sappiamo prevedere. E' comunque necessario studiare accuratamente l'andamento delle condizioni meteomarine, effettuando un accurato confronto con serie temporali pluriennali, per verificare se le ipotesi suggerite abbiano un fondamento.

RICCARDO CATTANEO-VIETTI nato a Genova il 16.7.1949, si è laureato in Scienze Biologiche presso Università di Genova con 110 e lode nel 1972. E' Professore Ordinario di Ecologia presso l'Università di Genova dove insegna Ecologia e Aree Marine Protette ed è Presidente del Consiglio del Corso di Laurea in Scienze Ambientali. Si occupa di ecologia marina ed in particolare dello studio della struttura e dinamica delle comunità bentoniche marine mediterranee ed antartiche. E' specialista di molluschi opistobranchi. E' autore di 5 libri di biologia ed ecologia marina e di oltre 180 pubblicazioni scientifiche. Responsabile nazionale del progetto Afrodite sulle Aree Marine Protette in Italia e di diversi altri progetti di ricerca su vari aspetti dell'ecologia marina.

PAOLO POVERO Paolo Povero è Professore Associato in Ecologia presso il Dipartimento per lo Studio del Territorio e delle sue Risorse (DIP.TE.RIS.) dell'Università degli Studi di Genova. Ha svolto attività didattiche nell'ambito di collaborazioni nazionali ed internazionali dell’Ateneo genovese con altri Enti pubblici e privati (Universidad de Concepcion (Cile), Universidad Austal de Cile, Pontificia Universidad Catolica de Chile, ENEA, Università di Siena, SZN Napoli).
Ha partecipato e partecipa, come di ricercatore e/o responsabile scientifico, a numerosi progetti nazionali ed internazionali, tra i quali: "GIN SEA Project" (circolo polare artico), Programma di Ricerca per la Salvaguardia del Mare Adriatico (PRISMA), Caratterizzazione ambientale marina del sistema Eolie e dei bacini limitrofi di Cefalù e Gioia (Tirreno sud-orientale) (EOCUMM94- EOCUMM95), Seasonal interannual and decadal variability of the atmosphere, oceans and related marine ecosystems (SINAPSI), LaguNet – Italian Network for Ecological Research in Coastal Zone and Transitional Areas (Network in supporto al IGBP core programme: Land Ocean Interaction in the Coastal Zone – LOICZ), Progetto EULA2-Chile (CICS-Eula, PUC-Chile) Programma Nazionale per la Ricerca in Antartide (PNRA). Nell'ambito del PNRA è responsabile nazionale del progetto “Osservatorio marino dell'Area Protetta di Baia Terra Nova (MOA-TNB)”. E' membro del Comitato Scientifico per il settore Oceanografia del PNRA. Dal 2003 è delegato del Rettore dell'Università degli Studi di Genova nell'assemblea del Consorzio di gestione dell'Area Marina Protetta. Ha pubblicato su riviste scientifiche nazionali ed internazionali articoli su problematiche relative all'oceanografia ed all'ecologia marina ed alle relazioni tra il comparto marino e le variazioni meteo-climatiche a breve e lungo termine.

Organizzata da: Museo Nazionale dell'Antartide





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