Beagle,
la newsletter del Festival 2004
Dall'archivio del Festival,
tutte le notizie dell'edizione 2004 curate dalla redazione di
Beagle, la newsletter del Festival (a cura del Master
in Comunicazione della Scienza della SISSA di Trieste)
30 ottobre 2004
Quante intelligenze nel cervello dell’uomo
di Ilaria Fazi
Dalle neuroscienze le ragioni biologiche delle nostre decisioni, di come vediamo il mondo, di noi.
S'intitola "Come si sviluppa l'intelligenza dei nostri figli". E già il titolo, richiede una precisazione. Perché ciò di cui la psicologa Anna Oliverio Ferraris e l'esperto in neuroscienze Alberto Oliverio parleranno oggi in conferenza, saranno in realtà tante intelligenze. Spiega la Ferraris: "Non c'è un'unica intelligenza: esiste quella logica, quella verbale, ma ci sono anche la sociale, musicale, corporea". E ognuna di esse, ha una sua fase: "Nel bambino queste intelligenze sono molto concrete: i più piccoli capiscono facendo. Per loro non è sufficiente vedere, come succede con la tv. Crescendo l'intelligenza diventa più logica e astratta". Fin qui, parola alla psicologa. Ma non basta. Perché oggi, l'uso di raffinate tecniche di immagine cerebrale come la Pet e studi microscopici, che hanno permesso di scoprire che nel cervello esistono delle cellule staminali e i neuroni si rinnovano, permettono di mettere in relazione il comportamento con le sue basi biologiche. E allora, microfono al neuroscienziato: "Il grande cambiamento avviene con la formazione delle reti neurali: un processo che acquista, sulle spinte dell'esperienza, una configurazione individuale", precisa Alberto Oliverio. "In tutti però l'ultima regione a svilupparsi, tra i 18 e i 20 anni, è la corteccia frontale. Un momento che sancisce il passaggio dalla supremazia dell'impulsività a quella della razionalità".
E le neuroscienze, al Festival di Genova, saranno davvero protagoniste. Torneranno infatti alle 19 con il neurobiologo Semir Zeki, che attraverso le opere di Michelangelo, Magritte, Picasso e molti altri, mostrerà come le diverse aree cerebrali reagiscono a colore, forma, linea. Di come si sia sviluppato il meraviglioso meccanismo del nostro cervello parlerà invece domani Gary Marcus, esperto di genetica comportamentale e autore di studi sui geni FOXP2, decisivi per la comprensione del ruolo dei geni nell'evoluzione del linguaggio articolato nella specie umana. Sempre domani, ci aiuterà a comprendere il funzionamento del nostro cervello e che cosa ci spinge a fare una scelta piuttosto che un'altra Alain Berthoz nella conferenza 'Il cervello che decide'.
E di nuovo mercoledì, partendo da alcune delle scoperte più sorprendenti della psicofisiologia della percezione e del giudizio negli esseri umani e nei primati, ma anche dalla storia della scienza, cercherà di dirci se è possibile conoscere il mondo come realmente è Jean Pierre Changeux.
E per chi avesse fretta e non potesse trattenersi fino a mercoledì, una riposta immediata a questo quesito, la propone giocando anche una delle mostre portate a Genova da 'Esciential': il cui titolo, 'Mente che mente', non lascia davvero adito a dubbi. |
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Testi a cura del Master in Comunicazione
della Scienza della SISSA di Trieste.
Coordinatore: Nico Pitrelli. Redattori: Daniela Cipolloni,
Ilaria Fazi, Ilenia Picardi.
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