Beagle,
la newsletter del Festival 2004
Dall'archivio del Festival,
tutte le notizie dell'edizione 2004 curate dalla redazione di
Beagle, la newsletter del Festival (a cura del Master
in Comunicazione della Scienza della SISSA di Trieste)
8 novembre 2004
Terra, terra!
di Ilaria Fazi
Vittorio Bo fa un bilancio del Festival e traccia la rotta dell'edizione 2005
Come alla vigilia di ogni avventura che si rispetti, quando dodici giorni fa ci siamo imbarcati in questo viaggio nessuno pensava al momento in cui sarebbe terminato. Ma ora eccoci qua: la linea della costa ormai all'orizzonte, attracco previsto per questa sera. Mentre ci avviciniamo a terra e le tappe di questa avventura ci scorrono davanti agli occhi, ci prepariamo a congedarci con l'augurio di essere stati piacevoli, o almeno utili, compagni di viaggio. Vi chiediamo però di trattenervi ancora un po'. Sono tanti ancora gli appuntamenti in scaletta in questa giornata conclusiva dell'edizione 2004 del Festival, e per voi abbiamo in serbo ancora una sorpresa: una chiacchierata con il 'capitano' della traversata, Vittorio Bo, direttore del Festival, che ci ha anticipato un primo bilancio di questa seconda edizione.
"È certamente un bilancio positivo: rispetto all'edizione precedente, c'è stato un duplice miglioramento. Da un lato, l'aumento della frequenza del pubblico. Non sono ancora disponibili i dati definitivi, ma credo che quest'anno avremo tra il 10 e il 20% in più di presenze, anche grazie a una maggiore informazione e pubblicizzazione", anticipa Bo. "Inoltre, e legato a questo primo fattore, quest'anno il Festival ha fatto registrare una maggiore articolazione del programma degli eventi. Per esempio, abbiamo incluso un vero e proprio palinsesto teatrale". E ancora: "Cinema e mostre di format diversi assieme alla presenza di grandi ospiti di fama internazionale sono aspetti che hanno consentito ai vari pubblici cui il Festival si rivolge di ricavarsi percorsi personali, tagliati su misura secondo i propri interessi".
Miglioramenti che, secondo Bo, proiettano il Festival in una dimensione solida e stabile, caratterizzata da una forte vocazione internazionale: "Molti degli ospiti stranieri ci hanno chiesto di instaurare forme più strette di collaborazione, come hanno fatto per esempio i responsabili del Festival di Varsavia e di Vienna. Ma proposte e apprezzamenti sono venuti anche da artisti e scienziati". Una dimensione internazionale in ottimo accordo con la vocazione del Festival che, dice Bo, "vuole essere aperto e non autoreferenziale. Non un evento di dodici giorni soltanto, ma un momento in cui raccogliere e produrre spunti per poi diffonderli e ridistribuirli. Alcune delle mostre, per esempio, rimarranno aperte, e inoltre ci impegneremo per stringere relazioni più forti con le altre istituzioni scientifiche e quei soggetti, come per esempio le scuole, che sono tra i nostri principali interlocutori."
Parole, quelle di Vittorio Bo, che sembrano proprio fugare ogni dubbio: il Festival il prossimo anno tornerà. "Certo, abbiamo già anche le date, sarà dal 27 al 7 novembre. Non abbiamo ancora deciso quale sarà il tema specifico, ma poiché il 2005 è l'anno della Fisica, sicuramente sarà più orientato su questo settore".
Ultimo giorno di navigazione per Beagle. Ma già si intravede all'orizzonte la prossima meta. Arrivederci al Festival della Scienza edizione 2005.
|
| |
| |
Testi a cura del Master in Comunicazione
della Scienza della SISSA di Trieste.
Coordinatore: Nico Pitrelli. Redattori: Daniela Cipolloni,
Ilaria Fazi, Ilenia Picardi.
 |
| |
| |
|
|