Diario del Festival 2004

Dall'archivio del Festival, tutti gli articoli dell'edizione 2004 curati dalla redazione di Diario del Festival (a cura di Mentelocale)


3 novembre 2004
Nel 2004 ancora Rolli

di Laura Calevo

Rolli nel 2004? Per il secondo anno consecutivo si sfata un luogo comune: Genova, da città chiusa e "mugugnona", si trasforma in città dell'ospitalità. Le signore genovesi aprono le loro case ai relatori e agli "addetti ai lavori" del Festival della Scienza, offrendo pranzi, cene e pernottamenti.

«Questa iniziativa è sicuramente una carta vincente che entusiasma sia i genovesi sia i loro ospiti. L'accoglienza nei palazzi dei Rolli era spesso imposta dal Doge. In questo caso invece, è spontanea, frutto della grande generosità delle signore della città, è il segno di un'apertura nuova», spiega Caterina Fasolini, una delle organizzatrici dell'iniziativa.

I padroni di casa "mischiano" scienziati e propri amici per creare un clima cordiale e informale e allargare le reciproche conoscenze. Ad accogliere gli ospiti sono soprattutto i palazzi del centro storico, più centrali e vicini ai luoghi delle conferenze, ma sono coinvolte anche case di Albaro, Sturla, Quarto e Quinto.

«Hanno aderito all'iniziativa anche molte case importanti come Palazzo Pallavicino e Palazzo Saluzzo, che fanno parte dei Rolli. Le famiglie ospitanti vanno a prendere gli scienziati alla stazione o all'aeroporto e seguono le loro conferenze. Per quanto riguarda pranzi e cene, si cerca di riunire tutti gli ospiti della giornata in una sola casa, ma alcune volte non è possibile perché sono troppi», continua la Fasolini.

Gli scienziati hanno occasione di incontrarsi in un ambiente informale e di conoscere la città dall'interno, tra mura domestiche. Tutt'altra atmosfera e tutt'altro calore, rispetto a una camera d'albergo o a un ristorante.
«Ho avuto a pranzo in casa mia un gruppo di studenti provenienti da tutto il mondo. Hanno esposto i loro lavori alla mostra "Meraviglie della Scienza" e sono arrivati a Genova con i propri tutor. Erano tutti ragazzini di 16, 17 anni, tra cui molti orientali, incuriositi dalla casa, emozionati da tutte queste novità. Sono stati estremamente corretti, non facevano altro che fotografare», racconta Carla Musso, presidente dell'associazione Amici del Festival della Scienza, e precisa, «la nostra associazione è nata per supportare il Festival e riunire tutte le persone che tengono alla rinascita della città e alla sua promozione. Noi vogliamo che il Festival della Scienza rimanga a Genova e cerchiamo di creare tutte le condizioni perché questo accada. L'ospitalità nelle famiglie è un ulteriore passo avanti che è stato molto apprezzato».
 
 
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