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Diario
del Festival 2004
Dall'archivio del Festival, tutti
gli articoli dell'edizione 2004 curati dalla redazione di Diario
del Festival (a cura di Mentelocale)
9 novembre 2004
Festival della Scienza: alla prossima
di Francesco Tomasinelli
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Il freddo improvviso di questi ultimi giorni non deve aver scoraggiato i partecipanti, che alle 10 di sera sono quasi tutti all'aperto, a mentelocale e sotto i portici di Palazzo Ducale. Una grande distesa di ragazzi, punteggiata dalle magliette e dalle felpe bianche con il logo del festival, che sembra comprendere quasi tutti i 550 ragazzi che hanno collaborato a quest'ultima edizione. Mangiano e bevono per celebrare questi dodici giorni di fatiche.
A dire il vero non sono proprio tutti animatori. Alcuni hanno la qualifica di collaboratore, come Francesca: «Abbiamo fatto cose meno impegnative, verifichiamo biglietti, diamo le indicazioni, stiamo agli info point. Non dobbiamo illustrare niente, però ci pagano meno, circa 4 Euro all'ora». Agli animatori ufficiali va un po' meglio, prendono 8 Euro all'ora lordi. Ben più dell'anno scorso, un bel gesto da parte della direzione, che sembra aver ben compreso il valore di queste figure.
Quasi tutti ragazzi presenti sono giovani, vanno dai 20 ai "quasi 30", e sono quasi sempre studenti. Alcuni di loro vengono addirittura da fuori, come Claudia che arriva da Cuneo: «È stata una bella esperienza. Mi sono trovata bene con i miei compagni; la città è bellissima e molto divertente». Le chiedo se conosce qualcuno che arriva da più lontano. «Certo, a lavorare qui c'era anche gente da Milano, Torino, anche una ragazza da Cagliari». Mica male, l'anno scorso i quasi 300 animatori erano tutti liguri e ricordo che si era un po' faticato a trovare abbastanza personale. Quest'anno la fama e il successo del Festival hanno generato molte richieste. «Anche l'aumento della retribuzione ha avuto un ruolo - vuole aggiungere Emanuele, veterano della scorsa edizione - i ragazzi più esperti e preparati sono tornati».
Alle 11 arriva il momento della foto di gruppo, ma il DJ è già all'opera ed è davvero un problema spostare tutti sul grande scalone di Palazzo Ducale. Manuela Arata, il presidente del festival, ha un bell'impegno nel travasare quattrocento scalmanati dai tavolini di mentelocale allo spazio dove attendono i fotografi, anche se si tratta di soli 10 metri di percorso. Ma in pochi minuti sono tutti posizione, in posa coreografica sulle scale: tre o quattro scatti nell'entusiasmo generale con tifo da stadio ed un dado di pelo (!!) di mezzo metro di diametro che rimbalza sulla folla. Poi si torna a ballare. Anche il direttore del festival, Vittorio Bo, e altri ragazzi dell'organizzazione si aggiungono volentieri alle danze.
Nel frattempo conosco Luca, anche lui veterano della scorsa edizione: «Quest'anno ho fatto una cosa completamente diversa. L'anno scorso, come studente in ingegneria, ho seguito diverse mostre in tema. Stavolta mi hanno collocato all'Ufficio Stampa per contribuire alla selezione degli articoli per la rassegna e per dare una mano ai ragazzi della comunicazione, con i quali mi sono trovato molto bene. È stato un lavoro completamente diverso rispetto all'edizione 2003, sicuramente meno da animatore, ma totalmente nuovo, quindi interessante».
Dopo mezzanotte e mezza i primi cominciano ad andare via. Ma chi ha stabilito un buon feeling con qualcuno o qualcuna deve darsi da fare questa stasera. È questo il momento ideale, in chiusura, con un po' di alcool, musica e casino. Infatti sui divanetti si contano diversi ragazzi che si baciano o "stanno per concludere". «Al Festival nasce l'amore!!» sento dire da qualcuno non troppo sobrio. Detto così è un po' surreale ma non posso dargli torto.
Un altro gruppo di ragazzi invece è indaffarato a farsi firmare la maglietta bianca da compagni e amici con dedica e frasi tipo "abbiamo spaccato le neuroscienze! quelli dei Magazzini del Cotone". Uno addirittura, particolarmente industrioso, ha realizzato un pannello con scritto "Festival dell'Intransigenza – qualifica: torturatore" e lo ha attaccato alla sua maglietta. Riceve congratulazioni per la sua creazione.
Alle due è tempo di mollare, non c'è quasi più nessuno. Domani alcuni di loro lavorano ancora: tanto mostre rimangono aperte e, ancora per qualche giorno, è previsto il supporto degli animatori. |
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