Beagle, la newsletter del Festival 2004

Dall'archivio del Festival, tutte le notizie dell'edizione 2004 curate dalla redazione di Beagle, la newsletter del Festival (a cura del Master in Comunicazione della Scienza della SISSA di Trieste)


6 novembre 2004
Nelle mani della medicina

di Ilenia Picardi

L'affronto di Ignác Semmelweis, storia di puerpere, medici e potere

Vienna, una domenica del 1847. Una ragazza ormai prossima al parto varca la soglia del policlinico per essere ricoverata nel reparto di ostetricia. È preoccupata. Il reparto dell'ospedale ha due settori, la prima e la seconda divisione. La prima divisione è gestita da medici e studenti di medicina, la seconda da ostetriche e infermiere. Ma, ciò che più conta, la prima divisione ha una brutta fama, sia per come sono trattate le pazienti sia per l'elevato numero di decessi.
È l'ambientazione de Il morbo dei dottori. La strana storia di Ignác Semmelweis, il libro di Sherwin B. Nuland, docente di storia della medicina e bioetica alla Yale Univesity, che oggi verrà presentato da Giorgio Cosmacini.
Tre appassionanti storie sono racchiuse nella vita del dottor Semmelweis: quella di uno scienziato eccezionale, quella di uomo impetuoso e irrequieto e, ancora, quella del rapporto, qui espresso in modo paradigmatico, tra medicina e potere. Il medico ungherese giunge a Vienna non ancora trentenne con un incarico biennale di assistente di ostetricia. Viene subito colpito dal fatto che il numero di decessi della seconda divisione è quasi un decimo di quello registrato nella prima, dove una partoriente su sei muore di "febbre puerperale". Della malattia, pur riconosciuta come male infettivo, non sono note le cause. A un certo punto, Semmelweis ha una semplice, geniale intuizione: "È colpa delle mani dei medici." Capita spesso, infatti, che studenti e professori facciano pratica di autopsie prima di visitare le partorienti. Semmelweis scopre in un semplice gesto di prevenzione la cura per la febbre puerperale: basta lavarsi le mani. Un gesto oggi scontato, legato al comune buon senso, ma vissuto nella Vienna ottocentesca quasi come un affronto, un gesto sovversivo. In assenza di prove di causa-effetto (i germi non erano ancora stati scoperti), i medici del policlinico si rifiutano di lavarsi le mani, e considerano l'ipotesi di cambiare più frequentemente le lenzuola delle puerpere uno spreco intollerabile. Per Semmelweis lo scontro con l'autorità segna l'inizio del declino. L'incarico all'ospedale di Vienna non gli viene confermato. Considerato alla stregua di un folle, morirà in un ospedale psichiatrico.
Oggi, il conflitto tra innovazione scientifica e potere segue strade ancora più complesse. Spiega Marco Bobbio, autore del libro Quali conflitti, quali interessi (Einaudi 2004): "Nella medicina moderna i conflitti si manifestano principalmente nella dipendenza della ricerca farmaceutica dall'industria. Di conseguenza sono favoriti gli interventi che producono profitto rispetto a quelli che portano reale benessere". Un solo dato a dimostrazione: il 90% dei farmaci prodotti è indirizzato al 10% della popolazione mondiale.


Conferenza
La strana storia di Ignác Semmelweis
Sherwin B. Nuland, Giorgio Cosmacini
 
 
Testi a cura del Master in Comunicazione della Scienza della SISSA di Trieste.
Coordinatore: Nico Pitrelli. Redattori: Daniela Cipolloni, Ilaria Fazi, Ilenia Picardi.
 
 
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